Rogito ergo sum

Rogito ergo sum


Crisi, crisi, crisi e che palle!

Più ti sbatti e ti ribelli e più ti senti soffocato.

TV, giornali, radio, web, amici, noi stessi: abbiamo un solo argomento di discussione.

Anzi 2.

La crisi e gli scandali !!

Non potrebbe essere diversamente visto l’aria che tira ma, se non lo si è fatto fino ad ora, questo è il momento di reagire, di reinventarsi, di cambiare.

Non parlo di politica, non è questo il mio intento, non in questo post, ma del fatto che lamentarsi, magari anche giustamente, non cambia le cose.

Se nel settore immobiliare le cose non vanno più bene come un tempo, ha senso continuare a fare le cose nello stesso modo in cui si facevano 10 anni fa?

Non credo proprio.

Allora, se ti lamenti perché non vendi più una casa, e non fai niente per cambiare questo stato di fatto, significa che ti sta bene così.

Oppure stai mentendo mentre continui a vendere un paio di case al mese.

Nel primo caso evita di lamentarti perché magari lo stai facendo con chi invece sta lottando per cambiare il suo modo di lavorare per uscire dal pozzo.

Nel secondo caso evita lo stesso, prima o poi ti scoprono e non ci farai una gran figura.


Anche senza la crisi il mercato immobiliare sarebbe cambiato comunque.

Cambiano le generazioni, cambia la tecnologia, cambiano le relazioni con gli altri, siano essi clienti o un altro agente immobiliare.

Non si può ignorare tutto questo e dare la colpa (solo) alla crisi.

C’è chi lo fa e, secondo me, non ha diritto di lamentarsi.


Solo una cosa rimane ferma, ed è l’unico termometro della nostra attività: la frequenza con cui andiamo dal notaio (che nel frattempo sarà cambiato anche lui) con un cliente.

Quindi proviamo a cambiare il nostro atteggiamento verso un mercato che cambia…e lamentiamoci della crisi politica ma, anche lì, facciamo qualcosa, altrimenti continueranno a dirci che spegneranno l’illuminazione pubblica per consentirci di guardare le stelle!