Se Ulisse cerca casa tra San Mamolo e Castiglione
Se Ulisse cerca casa tra San Mamolo e Castiglione
Lui è Ulisse, Project Manager lucano (ma ormai da oltre 30 anni a Bologna) di una nota azienda bolognese che si occupa di meccanica di precisione: durometri, rugosimetri e calibri di vario tipo sono il suo pane quotidiano.
E’ un ingegnere di successo, laureatosi a pieni voti presso la Facoltà di Via Saragozza ormai parecchi anni fa.
Oggi Ulisse guadagna molto bene, il suo stipendio fa letteralmente arrossire, senza contare benefits, rimborsi spese e premi. L’unico cruccio risiede nel fatto che, dovendo viaggiare molto per lavoro, non si trova quasi mai a casa. Sua moglie Penelope (in realtà si chiama Flavia, ma lui scherzando la chiama spesso così), bolognese doc, nata e cresciuta nel quartiere San Mamolo, è un’ottima sarta.
Lui, come dicevamo, viaggia molto.
E lei lo aspetta sempre con pazienza, credendo in lui.
Ora, da un po’ di tempo Ulisse e Penelope covano un sogno. Un bel sogno, fino a qualche anno fa irrealizzabile ma oggi assolutamente alla loro portata.
Quale? Una nuova casa, di pregio e in una zona signorile della città, non lontano dal centro.
La posizione ideale sarebbe tra Via San Mamolo e Via Castiglione, e se fosse possibile precisamente in Via Putti, che lui e la moglie amano profondamente.
Diversi loro amici, infatti, abitano proprio lì, e loro da sempre vorrebbero acquistare un immobile di prestigio proprio lì.
E dato che il nostro eroe spesso e volentieri è in viaggio, percorrendo l’Europa in lungo e in largo da Stoccolma a Gibilterra, ha di fatto delegato alla moglie il compito di cercare la loro nuova magione.
E non è una questione semplicissima, com’è ovvio pensare.
Portali immobiliari da consultare, parametri da impostare continuamente (ascensore, garage, numero di vani, numero di bagni…) e soprattutto loro.
Chi?
Quegli agenti immobiliari fin troppo zelanti nel loro lavoro, con l’abitudine di subissare gli acquirenti – in questo caso la povera Penelope – con proposte troppo spesso lontane dalle reali richieste. Dai bilocali in zona Lame a vecchi appartamenti anni ’70 in San Donato.
Certo, nei primi giorni di ricerca su Google la bella Penelope si era anche imbattuta sul sito di un’agenzia di Property Finding in grado di offrire servizi immobiliari “alternativi”, ma poi ha deciso di proseguire su canali tradizionali, quelli delle classiche agenzie.
Con i loro pregi e i loro difetti, chiaramente.
E accade così che, un po’ come i Proci che si contendevano la splendida moglie di Ulisse durante i viaggi di quest’ultimo lontano da Itaca, allo stesso modo i “moderni” agenti tentano di circuire la potenziale cliente in ogni modo.
L’importante per loro è vendere. Che sia nella zona richiesta – Via Putti, tra San Mamolo e Castiglione – o dietro la Stazione, per loro non fa alcuna differenza.
Ma tant’è, la povera Penelope – e, quando si trova in città, anche il povero Ulisse – si ritrova ora sotto assedio a causa delle dozzine di telefonate e mail che riceve quotidianamente dai moderni Proci.
Ad ogni modo, moglie e marito non demordono.
Quell’immobile di pregio lo vogliono, lo desiderano ardentemente e lo troveranno.
Senza badare a spese (seppur nei limiti del loro considerevole budget).
Così finalmente quell’agognato giorno Ulisse potrà tornare a Itaca – pardon, a Bologna – senza più temere l’assedio dei Proci immobiliari di turno.
Anche i dolori sono, dopo lungo tempo, una gioia, per chi ricorda tutto ciò che ha passato e sopportato (cit. di Omero nell’Odissea).